Certo che si

SanGiacomo 24 Maggio 2013

Bei tempi
quelli andati.
Certo che si, erano 
bei tempi qui tempi,
quando due partiti
pur da posizioni contrapposte e lontane
non perdevano un'occasione
per discutere tra loro amichevolmente.
Uno diceva all'altro
"io sono un partito di color rosso vivo
per questo mio rosso fuori luogo
a torto o a ragione 
io non posso che essere 
certo che si, un partito di opposizione"
E l'altro rispondeva prontalmente
"io invece sono un partito di color bianco come la neve
per una ragion di stato
 io non posso che essere
certo che si, un partito di governo"
Decisamente tempi discreti
certo che si, quelli da poco trascorsi
quando sempre loro,
i due partiti dei bei tempi andati,
pur da posizioni opposte ma ravvicinate,
dialogavano tra loro fraternamente.
Uno diceva all'altro
"io sono un partito color rosa sbiancato
ma a causa di un veto proveniente dall'alto
io non posso ancora essere
certo che si, un partito di governo."
E l'altro rispondeva a tono
" certo che si, quando sarai un partito incolore
prova a bussare al portne del mio governo.
Se sarai fortunato
certo che si, forse ti sarà aperto
essendo il mio colore bianco-azzurro-grigiastro.
Per il momento al governo ci sto io
perchè certo che si, io al governo ci sono abituato."
I bei tempi sono andati
anche i tempi discreti sono trascorsi.
Alla fine i due partiti sono giunti ai tempi odierni.
Uno certo che si, è arrivato al centro,
l'altro certo che si, in quel luogo lo ha accolto.
Uno ora è un partito non senso e l'altro ne è privo.
Alla fine chi si somiglia si piglia.
Certo che si, dopo oltre vent'anni di tira e molla
i due partiti pur divisi, ora sono un'unica famiglia.
Certo che si, una famiglia plitica,
in cui c'è un capo che parla e dirige
e c'è un sottoposto che ascolta ed esegue.
Chi è il capo? Chi è il sottoposto?
È un segreto? Certo che si, ma di pulcinella......


                                                                   L'Araldo



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