Tra il serio e il faceto

SanGiacomo 31 Maggio 2013

Popolo italiano
calma e gesso,
anche se tu sei sovrano
ciò che conta per davvero
che tu lo voglia o no
è soltanto il pensiero
del ceto politico italiano.
Per questo il cambiamento 
da te tanto anelato 
tra il serio e il faceto,
andrà in porto chissà quando.
All'atto pratico
il sopraddetto cambiamento
oh popolo sovrano
da te tanto voluto
te l'ha promesso in pectore
tra il serio e il faceto
il ceto politico sopra citato.
Ergo ogni promessa è un debito.
E il debito va onorato al più presto.
Per questo, per onorare il loro debito
e farti contento,
il più delle volte citato cambiamento,
molto atteso dal popolo italiano,
apparentemente
prenderà corpo un giorno o l'altro.
Pausa di riflessione?
Almeno a parole
certo che no.
Infatti il tanto desiderato cambiamento
tra il serio e il faceto
prenderà corpo per sommi capi
a giorni alterni
ma con ampi margini
di ripensamenti.
Per questo i politichesi
un giorno faranno un passo in avanti,
il giorno dopo
il passo lo faranno all'indietro
perché il cambiamento va bene
ma anche il non mutamento non è affatto male.
No doveva accadere
ma è accaduto di nuovo
tra il seri e il faceto
ancora una volta
si è giunti ai titoli di coda
e non è cambiato nulla.
Così tra il serio e il faceto 
la storia continua.....continua......

                                                               L'Araldo




Certo che si

SanGiacomo 24 Maggio 2013

Bei tempi
quelli andati.
Certo che si, erano 
bei tempi qui tempi,
quando due partiti
pur da posizioni contrapposte e lontane
non perdevano un'occasione
per discutere tra loro amichevolmente.
Uno diceva all'altro
"io sono un partito di color rosso vivo
per questo mio rosso fuori luogo
a torto o a ragione 
io non posso che essere 
certo che si, un partito di opposizione"
E l'altro rispondeva prontalmente
"io invece sono un partito di color bianco come la neve
per una ragion di stato
 io non posso che essere
certo che si, un partito di governo"
Decisamente tempi discreti
certo che si, quelli da poco trascorsi
quando sempre loro,
i due partiti dei bei tempi andati,
pur da posizioni opposte ma ravvicinate,
dialogavano tra loro fraternamente.
Uno diceva all'altro
"io sono un partito color rosa sbiancato
ma a causa di un veto proveniente dall'alto
io non posso ancora essere
certo che si, un partito di governo."
E l'altro rispondeva a tono
" certo che si, quando sarai un partito incolore
prova a bussare al portne del mio governo.
Se sarai fortunato
certo che si, forse ti sarà aperto
essendo il mio colore bianco-azzurro-grigiastro.
Per il momento al governo ci sto io
perchè certo che si, io al governo ci sono abituato."
I bei tempi sono andati
anche i tempi discreti sono trascorsi.
Alla fine i due partiti sono giunti ai tempi odierni.
Uno certo che si, è arrivato al centro,
l'altro certo che si, in quel luogo lo ha accolto.
Uno ora è un partito non senso e l'altro ne è privo.
Alla fine chi si somiglia si piglia.
Certo che si, dopo oltre vent'anni di tira e molla
i due partiti pur divisi, ora sono un'unica famiglia.
Certo che si, una famiglia plitica,
in cui c'è un capo che parla e dirige
e c'è un sottoposto che ascolta ed esegue.
Chi è il capo? Chi è il sottoposto?
È un segreto? Certo che si, ma di pulcinella......


                                                                   L'Araldo



È anelato

SanGiacomo 20 Maggio 2013

Non è una notizia
Ma una conferma.
Al tempo
Di dire re Giorgio firmo tutto
In maniera
Chiara e netta
In difesa del suo status quo
La casta politica
Senza batter ciglio
Ha silurato
L'auspicato evento
Atteso da almeno un ventennio
Da quasi tutto 
Il popolo italiano
Di un governo di cambiamento
Questo siluramento
Supportato
Dalla maggioranza dell'attuale parlamento
Non è stato
Per inciso
Un incidente di percorso
Ma è stato fatto
Di proposito
Per tutelare al 100%
Tutto il ceto politico
Di medio e lungo corso.
Dal momento 
Che il governo di cambiamento
Al giorno d'oggi è fuori uso
E lo rimarrà ancora a lungo
Piano piano, quatto quatto
Ha preso forma e corpo
Il nuovo governo dell'inciucio
Era vagheggiato dal caimano
L'ha subito in toto il partito democratico
L'ha al 100% condiviso il tecnico bocconiano
L'ha voluto a pié sospinto re Giorgio firmo tutto
Che ha nominato
Con un sospiro di sollievo
A presidente del consiglio
Del governo dell'inciucio
Enrico che non conta un tubo
Questo governo sarà di scopo e di servizio
Ma che scopo si è dato
E al servizio di chi
Escludendo il partito democratico
Sono chiari a tutti
Quel che è certo è che non sarà
Ne provento ne al servizio del paese reale
Ma soltanto 
Al profitto del caimano


                                               L'Araldo



TUTTI COMPRESI ESCLUSO NESSUNO

SanGiacomo 4 Maggio 2013

Il re taumaturgigiorgioco
Aveva giurato
Su ciò che aveva sotto mano
Mai e poi mai avrebbe riaccettato 
Un nuovo reincarico
Perché sarebbe stato soltanto
Il solito pasticcio italico.
Aveva garantito
Al 100%
Che niente e nessuno 
Lo avrebbe autoriconvinto
A ridiscender in campo
Perché sarebbe soltanto un inciucio
Aveva dichiarato
A tutto tondo
Sia a tutto il popolo italiano 
Sia al parlamento
Che se a pappagallo
Ci dovesse essere a sproposito
Per lui un altro rimandato+Sarebbe quanto mai assurdo.
Ma per l'attuale classe politica
Tutti compresi nessuno escluso
C'è sempre un giustificato motivo
Per quello che essa o loro stanno praticando.
Per questo
C'è il tempo per le regole
Ec'è il tempo dell'eccezione
Che sono presi e praticati

Alle volte l'uno alle volte l'altro
Dipende tutto dalle convenienze del momento
Guarda caso e solo per caso
Ma in questa occasione
Il tempo praticato
Nel tempo presente
È quello dell'eccezione
Per questo
Ciò che prima
Poteva essere visto come un'anomalia
Ora come ora
È una normale normalità
Dopo la mossa del re gattopardo
Il parlamento a casaccio
Nella continuità del cambiamento
Ha reincaricato
Per un altro settennato
Il re taumaturgigiorgioco
Ma non è detto che questo sia l'ultimo
Perché se servisse al cambiamento
Cene potrebbe essere un altro.

                          L'Araldo